THE FORMS OF LIGHTNESS / LE FORME DELLA LEGGEREZZA

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THE FORMS OF LIGHTNESS / LE FORME DELLA LEGGEREZZA

Nuova esposizione d’arte contemporanea al Castello Reale di Govone dal 17 giugno al 10 settembre 2023

Sabato 17 giugno alle ore 18 inaugura la nuova esposizione d’arte contemporanea dal respiro internazionale intitolata The forms of lightness (Le forme della leggerezza), ideata e curata dall’Associazione Culturale Fly Art di Torino in collaborazione con la commissione Govone Arte dell’Associazione Govone Residenza Sabauda nella piena consapevolezza e nel rispetto della filosofia sperimentale che da anni anima il percorso degli eventi artistici del Castello Reale di Govone.

Espressamente immaginato e concepito per creare un percorso di rilettura degli ambienti storici del castello in relazione alle opere esposte, di chiara matrice contemporanea, il progetto artistico si snoda nelle due aree espositive del castello ovvero il Piano Nobile e i locali al piano terra

Al Piano Nobile | a cura di Roberto Borra 

Il progetto si sviluppa come un flusso di leggerezza che si espande lungo le sale attraverso un significativo corpus di opere di 8 artisti che utilizzano di base la carta come espressione del concetto di leggerezza e di materia. 

La carta è un materiale che consente di andare alla base dell’ispirazione creativa, alla fonte primaria dell’idea dell’artista che su di essa pone la prima formulazione segnica del concetto scultoreo o pittorico e attraverso la quale si può esprimere nella più assoluta libertà creativa. 

Due degli otto artisti, Abra e Giovanni Pinosio, utilizzeranno per antitesi, in contrapposizione alla carta, il filo di ferro e l’acciaio interrogandosi con le loro installazioni sul reale peso della nostra interiorità e sul linguaggio del vuoto.

Ogni artista avrà a disposizione una o più sale per il proprio progetto. Le opere verranno

presentate ed esposte in forme diversificate (a parete, fluttuanti, in forma di installazione, a terra) selezionate o create appositamente per interagire con gli ambienti creando un dialogobrigenerativo nel caso delle opere precostituite e generativo per quelle espressamente create per l’occasione.

Al piano inferiore, nell’atrio d’ingresso, ogni artista presente al Piano Nobile esporrà due opere con l’obiettivo di realizzare un poliedrico affresco espressivo legato al concetto di leggerezza come concepito da Italo Calvino che nelle “Lezioni americane“ scrisse: 

“Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio. Il problema è che forse il punto di vista in cui siamo immersi ora non è quello più adatto a noi e cosa meglio della letteratura e dell’arte sa farci perdere l’equilibrio, aiutandoci a trovarne un nuovo?”.

Perdersi tra il flusso di opere in dialogo con la storia del castello e le insorgenze psicologiche ed emotive instillate da tanta bellezza condurrà il visitatore a vivere le diverse concezioni di leggerezza proposte dagli artisti con animo aperto. 

Si tratta di ritrovare il filo d’Arianna affinché il percorso non appaia come un vuoto labirinto senza uscita, ma come un organico alternarsi di soste di riflessione e di contemplazione interiore. Un inno alla vita che come energia ascendente sfida la forza di gravità.

Al Piano terra | a cura di Alessandro Merlo 

Il visitatore troverà esposte le opere di circa 30 artisti. 

Ingresso e orari di apertura

La mostra, accompagnata da un catalogo, sarà in esposizione al Castello Reale di Govone dal 17 giugno al 10 settembre 2023 negli orari di apertura: ogni venerdì | sabato e domenica con orario 10-12 | 15-18. 

Compresa nel ticket di ingresso al castello acquistabile in loco in biglietteria oppure online all’indirizzo https://www.castellorealedigovone.it/acquista-il-biglietto/

Per ulteriori informazioni: info@castellorealedigovone.it

GLI ARTISTI

Chen Li nasce in Cina nella provincia dello Zhejiang nel 1972.

Nel 1998 si laurea al Politecnico di Torino in Tecniche e Arti della stampa con una tesi sulla

calligrafia nel graphic design. Chen Li è un’artista contemporanea che lavora con il segno e con la parola. Ha studiato calligrafia formale per con maestri calligrafi internazionali dal 1994 al 2005 e incisione calcografica nel 2003 a Urbino e all’Accademia Albertina di Torino. 

Determinanti per la sua formazione umana e artistica numerose residenze artistiche internazionali in Olanda, Finlandia, Stati Uniti, Germania, Francia, Romania, Mongolia, Italia. 

Ha esposto in numerose occasioni il suo lavoro sia in Italia ( 2018 e 2017 Fondazione Prada, 2015 La fabbrica del vapore, Milano; 2010 Triennale Bovisa, Milano, 2015, Immagina arte fiera, Reggio Emilia), sia all’estero, in Francia nel 2019, 2016, 2015 e 2014, in Mongolia nel 2019, in Olanda 2009, 2010, 2011; negli Stati Uniti, Boston nel 2009; in Germania nel 2011, 2012, 2013; in Finlandia nel 2010. Nel 2017 e nel 2018 è invitata dalla Fondazione Prada a progettare un ciclo di laboratori sul segno (2017) e sulla scrittura-immagine (2018) per l’Accademia dei bambini. 

Questi progetti rappresentano  l’esperienza pluri ventennale di Chen Li nella sperimentazione con il segno e l’approccio alla scrittura e al suo insegnamento sia ad adulti, sia a bambini.

Chen Li è anche autrice dei titoli di testa del film premio Oscar “Call me by your name” di Luca Guadagnino. 

Chen Li vive e lavora a Torino e Milano come artista, grafica e calligrafa.

Chen Li ha lavorato con: Fiat, Fondazione Prada, Famiglia Agnelli, Emilio Pucci SpA, Moschino, Aeffe, Philosophy, Cédric Charlier, Philippe Plein, Prada, Luca Guadagnino, Fornasetti, Roberto Cavalli, Giorgio Armani, North Sail, Pantaloni Torino, Agenzie di pubblicità, Studi grafici, Fotografi, Legatori, Agenzie di eventi, Agenzie di stampa, Ezio Gribaudo, Tino Aime, Zhisong, La Repubblica, Lavazza SpA, Grey Goose, Heineken, Audi, Vergnano, Privati cittadini, Biblioteche Civiche Torinesi, Ospedale Sant’Anna di Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

https://www.chenli.it/index-ita.html


(Egypt, 1993)

L’artista egiziano Alexander Fazari è conosciuto per le opere in calligrafia che combinano abilmente una varietà di media in un’indagine continua sulle dinamiche che governano la società, cercando di cogliere il cuore culturale e artistico della città. 

Uno spirito creativo, una mentalità intraprendente e una sete di conoscenza appagata tramite il viaggio sono tre degli ingredienti che lo rendono non solo un artista appassionato ma anche una Persona che prende ispirazione da tutto ciò che lo circonda per integrare calligrafia e tipografia in diverse lingue e in una cornice artistica. 

Alessandro è famoso anche per la sua fotografia alternativa che unisce diverse tecniche di camera oscura e digitale, fotografia con corpo e calligrafia.

“Il mio processo creativo potrebbe svolgersi ovunque e in qualsiasi momento. Le persone, l’arte, i luoghi e l’architettura sono pieni storie che potrebbero essere l’inizio di nuove opere d’arte. Le mozioni e la prospettiva sono gli altri due elementi in grado di darmi quella scintilla per iniziare qualcosa di nuovo e sorprendente o per risvegliare le mie emozioni e sentimenti più oscuri”.

Tra le sue mostre più recenti “Gesti, scrittura in movimento” allo Spazio Trama di Torino, fotografica mostra e performance “Il corpo utopico” per Neutopia a Torino, la sua mostra Calligrafia “Ricercarte” alla Galleria Chie di Milano.

Il lavoro di Alexander è stato ripreso da varie collezioni private. Attualmente vive e lavora a Torino,Italia.

SHOW AND PERFORMANCE

2022 – Gesti, scrittura in movimento. Spazio Trama, Turin, Italy. Directed by la feltrinelli and scuola holden 2021 – Il corpo utopico. Neutopia magazine | la scimmia in tasca, Turin, Italy. Curated by David Galipò. 

2021 – Il Pane Nudo. Bunker, Turin, Italy. 2020 – Ricercarte. Chie Gallery, Milan, Italy. Curated by Maria Irene Vairo. 2019 – GrageBand. TNB, Gothenburg, Sweden. 2017 – Divine Comedy. the Italian institute, Cairo, Egypt. Curated by Paolo Sabbatini. 

2015 – The Travelling School of Drawing. Dokan, Alexandria, Egypt. Curated by Nazir Tanbouli. 2014 – Adaset Masr. SidiGaber culture center, Alexandria, Egypt. Curated by Alaa Elbasha.

RESIDENCIES AND WORKSHOPS

2021 – Anatra Zoppa, Turin, Italy. Tracce, workshop as tutor. 2021 – Polski Kot, Turin, Italy. KADR | ciclo di incontri di fotografia analogica, workshop as tutor. 2018 – Yunus Emre Turkish Cultural Center, Alexandria, Egypt. Ebru workshop. 

2016 – The British School of Alexandria, Egypt. 3 month workshops as visiting professor. 2015 – Wekalet Behna, Alexandria, Egypt. The Travelling School of Drawing, 3 month residency directed by Nazir Tanbouli. 2015 – Darb 1718, Cairo, Egypt. Something Else, Workshop with Shuck One. 

2015 – Bibliotheca Alexandrina, Alexandria, Egypt. The Cosmic Script: Sacred Geometry and the Science of Arabic Penmanship Workshop with Stefan Sperl and Ahmed Mostafa.

C’è un momento preciso nella mia vita che ha segnato la nascita del mio linguaggio artistico. Un pomeriggio, io e mio fratello siamo a casa da soli. Trovo un gomitolo di lana azzurra e comincio a costruire una trama: collego il filo alla maniglia della finestra, poi mi arrampico su un mobile per raggiungere una mensola, e dalla mensola alla porta, e dalla porta alla zampa del tavolo… Alla fine ho riempito la stanza di linee azzurre: mi chiamo Giovanni, ho sette anni e da grande voglio fare l’artista.

Sono nato a Mestre (Venezia) nel 1991, e nel 2017 mi sono diplomato in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia, sotto la guida del professor Giuseppe La Bruna. Dal 2014 al 2018 sono stato tutor in Anatomia Artistica per la professoressa Patrizia Lovato.

Nel corso dei miei studi ho approfondito il disegno anatomico, che poi ho reso tridimensionale applicandolo alla scultura e usando il filo di ferro. Questo materiale, forte e delicato al tempo stesso, collega per me il disegno alla scultura e viceversa, raffigurando corpi e oggetti la cui struttura interagisce con lo spazio che la circonda. Lavorare col filo di ferro mi affascina per ciò che suscita in me: la riflessione, l’attesa, il silenzio, la relazione, l’intreccio ma soprattutto la musicalità di una linea che viene lavorata in modo armonico e continuo.

Dal 2014 a oggi, i miei lavori sono stati riconosciuti e apprezzati da galleristi, curatori e critici, ed esposti in mostre collettive e personali. Grazie alle mie opere, ho vinto i premi Project Art Lab nel 2016 e Timeraiser Italia nel 2019.La mia ricerca artistica mi ha portato a produrre anche oggetti d’arredo, come decorazioni, lampadari, soprammobili, su richiesta di committenti privati e pubblici, di negozi e altri esercizi commerciali, anche in collaborazione con il designer Andrea Vianello.

Dal 2016 organizzo, per associazioni e spazi culturali del mio territorio, workshop e lezioni di

scultura in filo di ferro, per diffondere questa pratica artistica.

Lavoro tra Venezia, Vicenza Taranto e Roma

PERSONALI

2022 Rome Art Week, Galleria Sinopia, ‘No-Body is Empty’, a cura di Raffaella Lupi in collaborazione con lo scrittore Riccardo Benedini.

2022 Allegoria del Mare, a cura di Riccardo Benedini. Lycian Princess, Marina Sant’Elena, Venezia.

2020 Sovra_Strutture, a cura di Adolfina De Stefani, testo critico di Marco Duse. Gallerie Visioni Altre, Campo del Ghetto Novo, Venezia.

2019 Un filo di voce, a cura di Visioni Altre, testo critico di Barbara Codogno. Oratorio di Santa Maria Assunta, Spinea (Venezia).

COLLETTIVE

2021 Sentieri nell’arte – Punto A capo, BALDOfestival, Valle del Tasso (Verona).

2019 TerritoriOmbra – La mia ombra, Corte Legrenzi, Mestre (Venezia).

2018 Intrecci contemporanei, a cura di Gaia Lionello. Casa Raiffeisen, San Vigilio di Marebbe (Bolzano).

2018 Sentieri nell’Arte – Tra la terra e il cielo, BALDOfestival, Valle del Tasso (Verona).

2018 ArtSilart, Villa Memo Giordana Valeri, Quinto di Treviso (Treviso).

2018 Il libro Illeggibile. Omaggio a Bruno Munari, a cura di Adolfina De Stefani e Luciana Zabarella. Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (Venezia).

2017 Linguaggi 20 – Academy, a cura di Siro Perin. ELLE Galleria, Preganziol (Treviso).

2017 Mercatino dei Granai (mostra mercato). Hotel Cipriani, Giudecca (Venezia).

2017 Venice Fashion Night, a cura di Saverio Simi De Burgis. GAS Store, Venezia.

2017 Galleria in Galleria, a cura di Angeloni Fine Arts. Galleria Mateotti e Corte Legrenzi, Mestre (Venezia).

2017 Le ali di Icaro non sono di cera, a cura di Valerio Vivian. Villa Contarini dei Leoni, Mira (Venezia).

2017 Vizi e virtù, a cura dell’Associazione Culturale Arti Visive Riviera del Brenta. Piazza Cantiere, Dolo (Venezia).

2017 Ti spiego Bottega d’Interni per filo e per segno. Bottega d’Interni, Spinea (Venezia).

2016 Sentieri nell’arte – Natura, Natura, BALDOfestival, Valle del Tasso (Verona).

2016 Project Art Lab (residenza artistica), a cura di Damiano Fina. Project Officina Creativa, Vicenza.

2015 Biennale di scultura: “In terra, acqua e aria”. Piazzola sul Brenta, Padova.2014 Eroticamente, a cura di Eva Czerkl. Art & Events Center, Milano.

https://giovannipinosio.com/

Marco Poma nasce a Chivasso (TO) nel 1992.

Dal 2013 al 2019 frequenta l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove studia le tecniche dell’incisione tradizionale. Nel 2017, grazie a una borsa di studio Erasmus, frequenta per un anno l’Universitad Politecnica de Valencia, dove approfondisce diverse tecniche incisorie sperimentali. Inizia a partecipare a numerose mostre collettive nazionali e internazionali. Conclusi gli studi a Torino, nel 2019 si trasferisce a Firenze, dove frequenta il corso annuale di specializzazione presso la Fondazione Il Bisonte – Scuola Internazionale per lo studio dell’arte grafica. Qui riceve nuovi stimoli ed influenze che lo portano a una più matura ricerca del segno.

Nel 2021 è Assistente di Laboratorio presso la Scuola della Fondazione il Bisonte, e da settembre 2021 ottiene il ruolo di docente presso la Scuola.

La sua ricerca visiva affronta i temi dell’attesa e del silenzio, servendosi di tecniche grafiche tradizionali. La matrice si fa partitura musicale, pagina sulla quale si affollano grafèmi che scandiscono il ritmo di un discorso che non produce suono. 

L’immagine risultante in fase di stampa è un pretesto per raccontare questo concerto paradossale che si disperde in un tempo senza tempo.

MOSTRE PERSONALI

2022 – Pescara, DIALOGHI #7 | Marco Poma – Achille Perilli, YAG Garage;

2021 – Firenze, Mostra Tripersonale ENTRIKA “Una letteratura del segno”, ZAP – Zona Aromatica Protetta.

MOSTRE COLLETTIVE

2021 – Isola del Liri, Frosinone, “Premio Fibrenus Carnello Carte ad Arte, XXXVI^ Edizione”; – Trento, FoyEr Festival Internazionale d’Incisione Contemporanea, Opera segnalata; – Teramo, Premio d’Incisone Fondazione Pasquale Celommi, Menzione speciale;

2020 – Trento, FoyEr Festival Internazionale d’Incisione Contemporanea, Opera segnalata; – Isola del Liri, Frosinone, “Premio Fibrenus Carnello Carte ad Arte, XXXV^ Edizione”, Menzione speciale;

2019 – Trento, FoyEr Festival Internazionale d’Incisione Contemporanea, Opera segnalata; – ” Xàtiva, Spagna, Biennale d’Incisione Internazionale “Josep de Ribera”; – Monsummano Terme, Pistoia, Premio Internazionale Biennale d’Incisione; – Berlino, Germania, Mini Prints exhibition – Galleri Heike Arndt DK; – Anzio, Roma, Biennale d’Arte Contemporanea; – Livorno, Premio Combat, Museo Giovanni Fattori; – Verolanuova, Brescia, Premio Nocivelli; – Bassano del Grappa, Vicenza, Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea;

2018 – Livorno, Premio Combat, Museo Giovanni Fattori.

PREMI

2021 – Suzzara, Mantova, 1°premio – Premio Arte in Arti e Mestieri;

2021 – Villacidro, Medio Campidano, Premio Mostre Itineranti – Premio Arte Contemporanea Marchionni;

2020 – A Coruña, Spagna, 1° premio Ex-Aequo – XI Premio Atlante, Museo de Artes do Gravado;

2019 – Villacidro, Medio Campidano, Premio Mostre Itineranti – Premio Arte Contemporanea Marchionni;

2019 – Torino, Premio Artica – Paratissima15, Ex Accademia Artiglieria;

2018 – Torino, Premio I.C.S Best Independent Curated Space – Paratissima14, Caserma La Marmora.

Abra è una scultrice italiana, nata nel 1976 a Bologna, laureatasi con lode Maestra di Scultura, all’Accademia di Belle Arti di Bologna .

Dopo la Laurea all’Accademia segue un periodo lavorativo nell’ambito Scenografico e contemporaneamente inizia il lavoro scultoreo con i metalli, ferro e acciaio di recupero e l’inseparabile saldatrice.

Nel 2007 avviene il trasferimento dell’artista sulla collina emiliana, il ritiro dalla vita mondana, aprendo un intenso periodo di ricerca artistica e spirituale. Immergendosi nella Natura la creazione artistica diviene sempre più impastata con gli elementi primordiali e lirici della natura. Accanto al recupero di una vita semplice, sviluppa un’arte che vuol creare un ponte tra l’immensità meravigliosa del creato e l’umanità che se ne è così distanziata.

Seguirà un periodo di due anni di vita in Ashram nell’esigenza di attraversare la pratica yogica che connette alle energie universali in profondità, per poi tornare alla vita in collina dove tutt’ora vive e lavora.

Nel 2015 Abra è co-fondatrice e presidentessa dell’associazione riBellArti, i cui progetti uniscono arte, impegno sociale ed ecologia. Con riBellArti inizia anche l’esperienza delle Performance “Sculture Sonore”, collaborando con musicisti e compositori e con la compartecipazione del Comune di Ravenna.

Le performance di Scultura sonora rappresentano il climax di manifestazione che unisce l’esperienza scenografica a quella di sperimentazione scultorea , veicolando messaggi spirituali collettivi.

Abra crea una scultura “Elementale”, dove il Fuoco è l’elemento-guida nella trasformazione della Materia e “l’artista vuole solo divenire un canale per adempiere al suo compito “canalizzare i messaggi della contemporaneità.” ( da il “Manifesto dell’Arte del Fuoco” poetica e linee guida dell’artista).

MOSTRE:

DAL 1997 ad oggi Abra espone in varie Gallerie in Romagna e in Toscana, con una quarantina di mostre tra collettive e personali e soprattutto lavora come artista indipendente, trovando la collaborazione delle istituzioni pubbliche, soprattutto in Emilia Romagna e in Germania.

Nel 2020 Il Polo Museale dell’Emilia Romagna acquisisce l’opera scultorea Il Tempo, opera d’arte pubblica installata presso il Palazzo Teodorico, Donazioni d’autore della sezione Arte Contemporanea del Museo Nazionale di Ravenna.

Nell’ultima mostra nel Gennaio 2021 è Vincitrice del Premio BOLOGNA EXPO 2021 promosso dalla Galleria Wikiarte a Bologna.

https://abradegliesposti.it/

Matteo Roetto è nato a Pinerolo nel 1990. Incontra la pittura prima della maggiore età, e da allora, con periodi più o meno forsennati, non smette di dipingere e approfondire stili e tematiche molto differenti tra loro. 

E così che, tra paesaggi e figure umane, segno e materia pittorica si fondono, danno origine a nuove forme, creano nuove emozioni, suggeriscono nuove prospettive, ampliano le conoscenze, coinvolgono lo spettatore. 

Matteo dice: “credo che la pittura non necessiti di troppe metafisiche, o perlomeno che queste siano talmente personali che la pittura – come elaborato pratico e tangibile in sé e come oggetto quindi usufruibile –  deve contenerle e comunicarle da sé stessa”.

https://www.instagram.com/matteo.roetto/

Nasce in Polonia, nel 1978 e si laurea in Scienze della Comunicazione alla Akademia Swietokrzyska Im. Jana Kochenowskiego di Kielce(Polonia) la sua città natale. Nel 2003 segue alcuni corsi e workshop di fotografia pubblicitaria per poi approfondire vari aspetti di quest’arte confrontandosi con diversi fotografi professionisti polacchi. Nel 2006 si trasferisce in Sicilia e la fotografia per lei diventa una sempre più importante forma di comunicazione. Con il tempo struttura progetti fotografici ricchi di metafore e simbologie : Una Valigia piena di sogni, Metamorfosi di un Angelo, Frammenti nel tempo, Resistere, Verso l’infinito, Frammenti della memoria, Il giorno della memoria. Dal 2018 al 2019 in Sicilia partecipa attivamente come artista e collabora come curatrice nell’organizzazione di svariate mostre di pittura, fotografia e scultura per l’Associazione Culturale Rosso Cobalto e per il Comune di Ragusa, in luoghi istituzionali ed in importanti luoghi d’arte quali Palazzo Mormino a Donnalucata, sede di mostre di Guccione e degli artisti del Gruppo dei 9 di Scicli, al Castello Aragonese di Comiso, al Castello dei Conti di Modica. Nel ruolo di Curatrice e/o di Direttrice Artistica lavora attivamente nella realizzazione di mostre di carattere internazionale con opere di artisti quali: Joan Mirò, Mastroianni, Henri Moore, Sebastiao Salgado, Ezio Gribaudo, Carmelo Candiano, in svariati luoghi istituzionali del Piemonte e della Toscana : Museo Archeologico di Bene Vagienna, Castello di Costigliole d’Asti, Castello Reale di Govone(Patrimonio Unesco) Museo Ugo Guidi/Mug 2 di Massa.

 

Curriculum Artistico

2018

04-16. 05 Ragusa Ibla, Auditorium S. Vincenzo Ferreri – collettiva con Rosso Cobalto ‘Ognuno a proprio modo’ con progetto ‘Il giorno della memoria’

06-19.07 Modica (Rg) – Palazzo della Cultura, Cultural Garden, collettiva con Rosso Cobalto ‘Todo modo’

22-30.09 Comiso (Rg) Castello Aragonese – Mostra Collettiva internazionale d’arte in omaggio al Maestro Francesco Gionbarresi.

07 – 21.12 Ragusa, Centro Servizi Culturali collettiva con Rosso Cobalto ‘Incontr’arti‘ con progetto ‘Valigia piena di sogni’

2019

12-24.04 Ragusa Ibla – Auditorium Comunale S. Vincenzo Ferreri, collettiva con Rosso Cobalto ‘Incontr’arti‘ – con progetto ‘Metamorfosi’

21-29.06 Torino, Palazzo Birago, sede della Camera di Commercio, “International Contemporary Art Prize 2019” Concorso Internazionale organizzato dalla Camera di Commercio di Torino. Menzione d’onore per la categoria Digital Photography .

12-31.07 Modica (Rg) – Castello dei Conti, collettiva con Rosso Cobalto ‘Incontr’arti‘; con progetto “Frammenti nel tempo”

12-24.08 Donnalucata- Scicli (Rg) – Palazzo Mormino, (sede mostre del Gruppo dei nove di Scicli- Guccione) con progetto personale “Frammenti nel tempo” nell’ambito della mostra collettiva ‘Incontr’arti‘dell’Associazione Culturale Rosso Cobalto

27.11 – 17.12 Ragusa – Centro Servizi Culturali del Comune con progetto personale ‘Metamorfosi di un Angelo’ nell’ambito della mostra collettiva con Rosso Cobalto ‘Incontr’arti‘

14.12.2019 – 10.01-2020 Ragusa – Via Roma 155 Temporary Gallery (Centro Storico) collettiva con Rosso Cobalto esposizione Progetto di Karina Lukasik “Resistere” nell’ambito del ‘Progetto ‘Dischiusi’ promosso dal Comune di Ragusa.

2021

17/30.05 Ragusa, Centro Servizi Culturali, bipersonale con Cristina Bufardeci mostra di pittura, fotografia, istallazione – “Frammenti”

04.07 /26.09 Bene Vagienna(Cn) “Palazzo Lucerna di Rorà, sede del Museo Archeologico, mostra internazionale Old and new frontiers of art a Palazzo Lucerna di Rorà sede del Museo Archeologico di Bene Vagienna(Cn).

07.11/04.12 Guarene, Galleria D’arte San Michele (ex carcere del 1300) L’essere libero – espressioni nell’arte informale e figurativa

04.12/02.01. 2022 Neive, Galleria d’arte Contemporanea Gart, esposizione Internazionale d’arte Contemporanea “Divine creature” con Catalogo a colori

2022

23.01/27.03 Bene Vagienna(Cn) Palazzo Lucerna di Rorà, sede del Museo Archeologico “Il tangibile e l’immaginario”, mostra internazionale di arte contemporanea

02.04/30.05 Castello di Costigliole d’Asti, Torre Est “Fragments of life”, Rassegna Internazionale d’arte Contemporanea con progetto installativo di Karina Lukasik “Frammenti di memoria”

04/18.06 Torino, Galleria d’arte La Conchiglia, Esposizione Internazionale “The art of imagination”

01/31.07 Novara, Window arte, Esposizione d’arte contemporanea “Tracce e colori della memoria”

08.10/05.11 Torino, Galleria d’arte La Conchiglia, Esposizione Internazionale di Arte ‘Ai confini della realtà’

2023

22.01/19.03 Bene Vagienna(Cn) “Palazzo Lucerna di Rorà, sede del Museo Archeologico Interlocuzioni di arte contemporanea”, Rassegna internazionale, di Fotografia e Arte Contemporanea con anteprima progetto installativo di Karina Lukasik “Verso l’infinito” con Catalogo prodotto dal Comune di Bene Vagienna

25.03/21.05/2023 Castello di Costigliole d’Asti (At) “Carnet de Voyage”, mostra internazionale con progetto installativo di Karina Lukasik “Viaggi immaginari” nella Torre Est del Castello

17.06/9.09/2023 Castello Reale di Govone (Patrimonio Unesco) Piano Nobile, Progetto personale installativo di Karina Lukasik “ La leggerezza dei sogni” nell’ambito dell’Esposizione Internazionale d’arte “The forms of lightness” con libro catalogo d’arte prodotto per l’evento dal Comune di Govone

7.07 2023 Museo Ugo Guidi/MUG2 di Massa

2023 – fine Settembre esposizione alla Gallery@42 di Eastburne (England)– Evento Collettivo di Arte Contemporanea in parallelo al Turner Prize organizzato dalla Tate Gallery di Londra

16/09/2023 – 22/10/2023 (verificare date)Castello di Costigliole d’Asti (At) “……………”, mostra internazionale con progetto installativo di Karina Lukasik “……………….” nella Torre Est del Castello

2024 – Sala dell’Accademia del Complesso Museale del Broletto di Novara Mostra Bipersonale

Alberto Bongini è nato a Torino nel 1956. Si è diplomato al Liceo artistico e successivamente ha conseguito la laurea in architettura. Versatile ed entusiasta artista, sino al 1998 è stato Industrial Designer; a partire da tale data ha perentoriamente iniziato un percorso professionale presentandosi a livello nazionale in molteplici personali di pittura e di grafica.

Ha ricevuto premi e riconoscimenti in concorsi nazionali ed è noto anche come illustratore di libri. La sua espressione creativa si esplica soprattutto tramite l’utilizzo di materiali e strumenti non convenzionali nell’ambito delle Belle Arti, scelta che lo porta ad ottenere risultati di grande interesse.In Versilia – dove ha uno Studio – ha iniziato a scolpire subito dopo il 2010, tant’è che ha opere in permanenza a Pietrasanta, presso Open One.Ha tenuto varie personali a Torino, Pietrasanta, Seravezza, Lugano, Chieri, Mondovì, Milano, Pisa, San Vincenzo (…) e mostre di gruppo in Giappone come in Germania e in Belgio, ma soprattutto in Italia: Firenze, Massa, Mantova, Torino, Capraia Fiorentina, Viareggio (…). Ha partecipato anche alla Collettiva “lo stato dell’Arte”, Padiglione Italia, 54.ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia 2012, a cura di Vittorio Sgarbi, come ad altre quali “Astrattismo a Viareggio dal dopoguerra ad oggi nel panorama dell’arte italiana” e “Lo Studio e l’Opera”, Musei di Villa Paolina Bonaparte; “Il Leone e i suoi simboli” (Celebrazioni Lodo di Papa Leone X), Valdicastello Carducci (Lemons Guest House), Querceta (Croce Bianca), Cardoso di Stazzema (Palazzo della Cultura), Forte dei Marmi (Villa Bertelli); “ARNo. Arte per la Ricerca”, La Capannina di Forte dei Marmi e Villa La Versiliana in Marina di Pietrasanta; “Viaggio d’artisti in Europa”, Comunità Europea, Palazzo Berlaymont, Bruxelles; “Artisti per Nuvolari”, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario. Fa parte di varie associazioni e fondazioni e molte pubblicazioni che lo riguardano – tipo “Art Festival. Il Vino e l’Arte” e “Versilia Wine Art. Etichette d’autore”, con mostre a Pietrasanta, Chiesa di S. Agostino”; “Massaciuccoli. Il lago degli artisti”, con mostra a Seravezza, Scuderie Medicee Granducali; “Lavorare il marmo. Arte Artigianato Industria” (che ha illustrato con circa cento disegni e dipinti); “Il Comprensorio dell’Altissimo”, con mostra nel Palazzo della Cultura a Cardoso di Stazzema, firmate da Lodovico Gierut – sono nelle maggiori biblioteche pubbliche in Italia e all’estero. Nel 2014 è stato inserito nel CAM 50 – “Catalogo dell’Arte Moderna. Gli Artisti Italiani dal primo Novecento ad oggi”, Editoriale Giorgio Mondadori.Hanno scritto di lui molte firme, tra cui – prese a caso – Lodovico Gierut, Lorenzo Barberis, Gigliola Fontanesi, Elisa Bergamino, Arianna Sartori, Giuseppe Biasutti, Arianna Castagno, Sergio Zanichelli, Massimiliano Sbrana, Valentina Leone, Sergio Innocenti, Walter Falciatore, Daniela Boarino, Roberto Borra Guido Folco, Elena Capone, Linda Piardi. Nel 2015 ha fondato con altri artisti torinesi  il “Collettivo 37” di cui è Vice Presidente.

Nel 2016 è stato presente con una personale dal titolo: ” Non calpestate l’innocenza ” l’infanzia tra gioco e sogno, curato da Lodovico Gierut presso la Galleria Arianna Sartori di Mantova con la quale collabora da alcuni anni.,

Ultima esposizione del 2017 con i componenti del collettivo ” Art Gallery 37 ” di Torino presso il Museo Commenda di Prè a Genova ” Cinque viaggi immaginari ” curato  da Lodovico Gierut

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE FLY ART

L’Associazione Culturale Fly Art è stata fondata nel marzo del 2021 a Torino da Alberto Bongini, Roberto Borra e Karina Lukasik in continuità con le esperienze maturate con il Collettivo 37 e con la Galleria d’arte moderna e contemporanea Art Gallery 37 di Torino, fulcro dell’organizzazione di eventi culturali e di mostre con la presenza di opere di artisti emergenti di livello nazionale e internazionale e di grandi maestri che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea.

L’associazione è connessa con enti pubblici e privati e con critici, curatori, collezionisti, giornalisti ed operatori dei settori dell’arte e della comunicazione e con associazioni ed enti culturali affini. Oltre ad organizzare eventi con artisti storicizzati e consolidati, persegue una finalità di scouting di nuovi artisti emergenti in fasi diversificate della propria carriera per contribuire alla progressiva collocazione nel sistema artistico nazionale e internazionale. 

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Roberto Borra (whatsapp): 338 83 00 244 – Email: flyart2021@gmail.com

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A SCUOLA DI ARTE CONTEMPORANEA AL CASTELLO REALE DI GOVONE

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Attraversa il tempo percorrendo le stanze del castello.

Dapprima palazzo nobiliare, poi residenza reale e infine luogo di comunità per tutti i govonesi, il castello taglia e connette i secoli. Visitarlo significa ritrovare le tappe che lo hanno portato ad essere il luogo dal carattere sfaccettato, e quindi unico, che è ora.

ALLA SCOPERTA DI GOVONE

Il parco, i giardini, il borgo e i sentieri

Govone è anche oltre le mie mura. È una comunità intera che si prende cura dei magnifici luoghi in cui vive. Vi invito quindi a scoprire tutto ciò che c’è intorno a me: il parco e i giardini, la serra, l’intimo roseto, il borgo e i sentieri outdoor, immersi nella natura, che potrete percorrere a piedi o in bici.

Il parco, abitato da scoiattoli, picchi, gazze, abbraccia il castello tutto intorno con le sue siepi di bosso, i faggi, gli olmi e i cipressi.

I giardini raccolgono e rilanciano la passione di Maria Cristina per la botanica e in particolare per le rose, sfoggiando diverse splendide varietà antiche

Il centro storico allunga la visita al di fuori delle mura del castello, mostrandovi l'autenticità di un paese che, continuando a vivere, conserva la sua memoria.

I sentieri vi conducono lungo i bordi della costellazione di cui il castello è protagonista, tra campi, vigneti e noccioleti, alla scoperta della terra.