Come ruotando intorno al proprio sole, abitazioni ed edifici storici orbitano intorno al castello, ricevendone luce e calore, pur conducendo e manifestando, ormai, una vita autonoma.
L’attuale piazza vittorio Emauele II, a ridosso delle mura, era l’antica corte rustica del castello su cui si affacciavano le rimesse per le carrozze, le scuderie e parte degli alloggi della servitù.
Passeggiando per il concentrico ci si imbatte in tre chiese, tutte nell’arco di pochi metri. Una, la chiesa di San Secondo, di forme romanico-gotiche, più grande, è ancora utilizzata per le funzioni religiose. L’altra, la chiesa del Santo Spirito, nata come casa spirtuale dei Battuti Neri, è finemente affrescata e oggi viene utilizzata per mostre ed eventi. Un tempo era la cappella reale, e il re e la regina vi accedevano direttamente dal castello. La terza, dedicata al santo patrono di Govone, San Giovanni Decollato, è oggi sconsacrata.
Infine la serra, antica citroniera, oggi, dopo il restauro avvenuto negli anni ’90, è un luogo che ospita eventi di vario genere.
La chiesa di San Secondo è la chiesa principale di Govone, dove oggi vi hanno ancora luogo le funzioni religiose. La sua presenza è attestata già nel 1041, ricostruita la prima volta tra il 1350 e il 1380, verso la fine del XIX assume la forma neo-gotica attuale, grazie a un quasi completo rifacimento su progetto dell’architetto Arborio Mella.
L’ingresso, il cui portale è sormontato da un bassorilievo di San Secondo a cavallo, si trova sul lato sinistro. Attraversando l’ingresso, sopra una grande tribuna barocca, si può subito notare un organo risalente al 1869.
La chiesa ha tre navate e, ai lati, possiede due cappelle, una dedicata al Sacro Cuore e l’altra all’Addolorata.
L’abside gotica, di forma pentagonale, è illuminato da cinque monofore, le cui vetrate rappresentano ciascuna la figura di un santo: San Secondo, San Rocco, S, Michele, San Sebastiano, San Defendente.
L’antica citroniera, situata nel parco del castello, non serve più a contenere piante di agrumi dagli aspri profumi e i loro frutti dalle bucce rugose, come al tempo dei Savoia.
La serra, ristrutturata negli anni ’90, è oggi uno spazio dove si incontrano persone e accadono eventi, motore e contenitore di cultura, mostre, conferenze, letture, spettacoli…
Se stai pensando a un luogo simile per il tuo evento, la risposta è sì, è possibile affittare questo spazio.
La chiesa del Santo Spirito nacque come casa spirituale dei Battuti Neri, confraternita laica sorta nel medioevo per prestare soccorso ai bisognosi. Era un tempo la cappella reale, a cui il re e la regina accedevano attraverso un passaggio, direttamente collegato al castello. Oggi questo collegamento non esiste più.
Tuttavia è ancora possibile lasciarsi stupire dalla bellezza delle sue pareti affrescate con tecnica trompe l’oeil e dal coro intagliato dall’ebanista Bonzanigo. Mostre ed eventi animano questo piccolo gioiello, che ringrazia donando un carattere unico a ciò che avviene al suo interno.
Appoggiata alle mura meridionali del castello oggi si trova piazza Vittorio Emanuele II. Su di essa si affacciano un bar, le poste e un ristorante il cui nome ricorda e dichiara a cosa fossero destinati quegli spazi in epoca reale: “Le scuderie del castello”.
La piazza faceva infatti parte dell’antica corte, e oltre alle scuderie, ospitava le rimesse per le carrozze e parte degli alloggi della servitù.
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