AUTUNNO ALL’INSEGNA DELL’ARTE CONTEMPORANEA AL CASTELLO REALE DI GOVONE

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AUTUNNO ALL’INSEGNA DELL’ARTE CONTEMPORANEA AL CASTELLO REALE DI GOVONE

In attesa del Magico Paese di Natale, a Govone tutto è pronto per accogliere la stagione autunnale tra le mura del Castello Reale. Non manca nulla: il crepitio delle foglie secche, i colori caldi, i cieli tormentati e tanta, tanta meraviglia grazie all’arte contemporanea

Si inizia domenica 24/09 con l’inaugurazione della IX EDIZIONE di Art Site Fest “Everything hangs together” con: 

  1. alle ore 17,00  Bahar HeydarzadeAVA – intervento site specific nel Parco del Castello Reale di Govone
  2. alle ore 17,30  Eleni Molos e Bahar HeydarzadeLa lingua degli uccelli – reading (lettura) nel Parco del Castello Reale di Govone
  3. alle ore 18,30  Giulia NelliRIverbero di luce. All’ombra del silenzio – intervento site specific nella Chiesa dello Spirito Santo in Piazza San Secondo a Govone

Si concluderà tutti insieme con un brindisi con accompagnamento musicale offerto da Cantina Bric Sorì e Cantina Ceste.

Art Site Fest è una rassegna dedicata alle arti visive, alla narrazione e alle nuove scritture, ai linguaggi della contemporaneità in dialogo con i luoghi della storia e dell’impresa. Un fitto calendario di performance, incontri e mostre, in diverse sedi tra Torino, Govone e Alessandria dal 19 Settembre al 18 dicembre 2023, proporrà un affascinante percorso multidisciplinare: installazioni d’arte site specific, incontri, reading, performance, trovano collocazione in dimore storiche, musei, musei, spazi verdi, chiese.

Tema del 2023, l’ambiente, il cambiamento climatico, il senso stesso del fare arte in un mondo che chiede nuove e più efficaci chiavi di interpretazione.

Da molti anni, il Castello Reale di Govone, e l’intero suo centro storico sono una tappa irrinunciabile del percorso di Art Site Fest.

Per questa edizione, in linea con il tema, si è scelto di privilegiare le aree esterne e la Chiesa dello Spirito Santo. Nel Parco, tra gli alberi e i sentieri che circondano la collina del Castello, l’artista iraniana Bahar Heydarzade suggerisce un percorso che mette in evidenza, attraverso l’oro in foglia e in tintura, le radici degli alberi. Al tempo stesso, invita a sollevare lo sguardo verso i rami, attraversandoli con delle linee colorate di connessione e dialogo.

Il significato dell’intervento di Heydarzade è nella necessità di legare in modo più profondo natura e cultura, cercando, proprio nelle radici del nostro essere, come in quello del vivente tutto, una preziosa risorsa che troppo spesso non riusciamo a cogliere.

L’inaugurazione dell’intervento site specific è accompagnata da un reading di passi de “Il verbo degli uccelli” di Farid al-Din ‘Attar, poema mistico sufi. Nel testo si immagina l’incontro di tutti gli uccelli nella ricerca della verità nascosta dietro le cose del mondo.

La lettura, in italiano, di Eleni Molos è intervallata dalla lettura in persiano di Bahar Heydarzade.

“Da tempo, la Chiesa dello Spirito Santo, rappresenta un nuovo elemento di richiamo turistico per il centro storico di Govone. — sostiene Luca Malvicino, Direttore del Castello di Govone —. L’impegno è, infatti, di estendere l’attrattività che esercita il Castello Reale di Govone, inserito nel circuito delle Residenze Reali Sabaude, a tutto il contesto del contesto urbano, al Parco, alle chiese, alle piazze, sottolineando la complessa interazione tra il palazzo e il suo contesto.”

Il programma del festival per Govone prosegue con un’installazione site – specific di Giulia Nelli per la Chiesa dello Spirito Santo. L’ambiente barocco di straordinaria suggestione, già utilizzato nelle scorse edizioni, dialoga con le architetture di fibre, naturali e artificiali, dell’artista che invita il pubblico a fruire dello spazio e a immergersi in una nuova sospesa dimensione.

“La necessità di avvicinarsi alla natura con un maggiore rispetto, impone un diverso approccio, come suggeriva Arne Næss, che non può essere di mera risoluzione tecnica di problemi quali il cambiamento climatico o l’esaurimento delle risorse. — dice Domenico Maria Papa, direttore artistico di Art Site Fest — Bisogna costruire una diversa cultura, più attenta e cosciente. In ciò, l’arte può esserci d’aiuto.”

Gli artisti:

Bahar Heidarzade (Teheran, 1981) è un’artista d’origine iraniana. Ha studiato arte in Iran. È stata più volte arrestata per aver aver espresso le proprie idee e rivendicato la perduta identità femminile. Ha lasciato il suo paese nel 2006. In Italia dal 2013, ha frequentato l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Ne suo lavoro unisce azioni performative, fotografia, pittura e installazioni audiovisive.

 

Eleni Molos, dopo gli studi e l’attività di ricerca in Filosofia Teoretica, entra nel Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti; partecipa a produzioni del Teatro Stabile e del TPE di Torino, del Piccolo Teatro di Milano, del Teatro Franco Parenti. Lavora stabilmente con Sergio Ferrentino e la Fonderia Mercury di Milano, con cui porta in scena audiodrammi originali per il teatro. All’attività teatrale alterna il doppiaggio, la collaborazione con Enti come il Polo del 900 di Torino, l’Università degli Studi di Torino, Radio24, RSI (Radio Svizzera Italiana).

Collabora alla scrittura di manuali di Filosofia con le edizioni Il Capitello – La Scuola SEI. Lavora come lettrice e attrice per il Premio Italo Calvino. Collabora come attrice e organizzatrice al Festival Artsite. Scrive e realizza podcast (VOIS, Aboca Edizioni, Boiron) e spettacoli di divulgazione di Antropologia e Storia (Marco Aime, Bruno Maida). È la voce di audiolibri di narrativa e didattica).

Giulia Nelli, è nata nel 1992 a Legnano (Mi). Nella sua ricerca analizza la relazione di ciascun uomo con l’ambiente naturale e sociale, nella convinzione che sia necessario ricostruire i legami che, resi incerti dai nuovi mezzi di comunicazione, chiedono di trovare nuovo significato nella vita reale. Usa per le sue installazioni materiali come il poliammide e l’elastan (fibre con le quali si producono i collant), ma anche il lino, la lana e tessuti naturali. L’uso dei materiali tessili le consente di esaltare il ruolo del gesto e della manualità, mettendola in contatto diretto con la materia. Fare, disfare, annodare e riannodare è la storia e l’immagine della vita, è l’abilità che permette alle donne delle mitologie di tutte le popolazioni antiche di ricongiungere in un’unica trama emozioni, parole e silenzi, storie e legami, memorie e speranze per il futuro. I suoi lavori sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private. FuturArkestra è composta da Edoardo Cassaro (flauti, percussioni, bidon bass, voce), Gabriele Artuso (contrabbasso, flauto, kazoo e voce), Giulio Pedrana (chitarra, cetra, melodica, voce).

Le opere d’arte saranno visibili gratuitamente nel parco e nella chiesa dello Spirito Santo fino al 6/11. Per scoprire tutte le altre interessantissime iniziative di Art Site, visitare la pagina https://artsitefest.it/ o contattare info@artsitefest.it

Si prosegue sabato 30/09 con l’inaugurazione della mostra di Beppe Gallo “Il canto della terra”, organizzata in collaborazione con la commissione GOVONE ARTE dell’Associazione Govone Residenza Sabauda, presso la Galleria Alfieri alle ore 17.

Beppe Gallo nasce a Castagnole delle Lanze ( AT) il 19.07.1942. Compie gli studi presso il liceo Classico di Alba ed espone i suoi primi lavori presso la Galleria d’Arte “ A.Galeasso”. Nel 1964 frequenta a Roma un corso di cartellonismo pubblicitario; negli anni successivi collabora come vignettista al settimanale “ Famiglia Cristiana”. Inizia nel 1971 ad esporre con continuità in Gallerie private e spazi pubblici.

Dal 1974 al 1980 frequenta lo studio del prof. Teonesto Deabate. Socio fondatore del Piemonte Artistico  e Culturale di Torino e membro del Consiglio Direttivo dello stesso dal 1992 al 1998. Membro della Commissione Artistica  della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino. Fa parte dal 1993 del Consiglio Direttivo della stessa società.

La mostra sarà visitabile nei consueti orari di apertura del castello, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18. L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto di accesso al castello che comprende anche la visita al piano nobile. 

Per maggiori informazioni visitare la pagina https://www.castellorealedigovone.it/acquista-il-biglietto/ o scrivere a info@castellorealedigovone.it 

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Dapprima palazzo nobiliare, poi residenza reale e infine luogo di comunità per tutti i govonesi, il castello taglia e connette i secoli. Visitarlo significa ritrovare le tappe che lo hanno portato ad essere il luogo dal carattere sfaccettato, e quindi unico, che è ora.

ALLA SCOPERTA DI GOVONE

Il parco, i giardini, il borgo e i sentieri

Govone è anche oltre le mie mura. È una comunità intera che si prende cura dei magnifici luoghi in cui vive. Vi invito quindi a scoprire tutto ciò che c’è intorno a me: il parco e i giardini, la serra, l’intimo roseto, il borgo e i sentieri outdoor, immersi nella natura, che potrete percorrere a piedi o in bici.

Il parco, abitato da scoiattoli, picchi, gazze, abbraccia il castello tutto intorno con le sue siepi di bosso, i faggi, gli olmi e i cipressi.

I giardini raccolgono e rilanciano la passione di Maria Cristina per la botanica e in particolare per le rose, sfoggiando diverse splendide varietà antiche

Il centro storico allunga la visita al di fuori delle mura del castello, mostrandovi l'autenticità di un paese che, continuando a vivere, conserva la sua memoria.

I sentieri vi conducono lungo i bordi della costellazione di cui il castello è protagonista, tra campi, vigneti e noccioleti, alla scoperta della terra.