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Eventi, Govone On Stage

UN LUOGO, UN TEMPO, UN ABITO

Da sabato 2 aprile a domenica 15 maggio il Castello Reale di Govone, scrigno di bellezza e storia, sarà la quinta scenografica per una mostra di abiti storici a cura dell’Associazione Culturale “Le vie del Tempo”.

Dagli echi di mondi lontani delle sale cinesi, testimonianza del raffinato gusto settecentesco di Giuseppe Roberto Solaro di Breglio e Govone – che proprio nel Castello ricevette Montesquieu ed ebbe come valletto il giovane Rousseau – alle sale dal gusto neoclassico che Carlo Felice e Maria Cristina di Savoia trasformarono nel loro luogo di pace, lontano dai fasti della corte torinese, per approdare alla fine dell’800, epoca meno conosciuta, quando il Castello venne ceduto a un’importante famiglia di banchieri prima di essere poi acquisito dal Comune.

Sarà questa l’occasione per mostrare, per la prima volta, la preziosa raccolta di riviste di moda ottocentesche custodite nella Biblioteca Popolare di Govone, con sede all’interno del Castello.

In apertura e in chiusura della mostra, due giornate speciali in cui rievocatori in abiti storici ripopoleranno il castello narrando usi e costumi dei suoi abitanti e della loro vita a Govone.

Sabato 2 aprile viaggeremo indietro nel tempo, al Settecento dei conti Solaro, narrato con gli occhi della servitù e ricordando la presenza di Rousseau a Govone.

Forse pochi sanno che il genio ginevrino trascorse un periodo della sua vita qui, all’età di 18 anni, al servizio del conte Ottavio Francesco Solaro, come lo stesso filosofo scrisse nelle pagine autobiografiche delle sue Confessioni. Soggiornava in una casetta nelle dipendenze del castello, lungo l’ultimo tratto della salita ad esso. La famiglia dei Solaro era allora molto importante e vantava personaggi al servizio del re di Sardegna e dello stato sabaudo tra cui il figlio di Ottavio, che si trovava a Vienna come ambasciatore dei Savoia.

Sabato 14 maggio saremo proiettati a inizio Novecento, in uno spaccato di vita più recente e meno noto, ma non per questo meno affascinante. Rivivremo il tempo della Belle Époque, della villeggiatura di campagna e della letteratura al femminile ricordando Carolina Invernizio, scrittrice italiana fra le più popolari autrici di romanzi d’appendice tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ritratta al Castello di Govone in una bellissima foto d’epoca.

La mostra sarà visitabile nei consueti orari di apertura del castello: ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. Mostra ed eventi sono compresi nel ticket di ingresso acquistabile online oppure in loco.

 

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Attraversa il tempo percorrendo le stanze del castello.

Dapprima palazzo nobiliare, poi residenza reale e infine luogo di comunità per tutti i govonesi, il castello taglia e connette i secoli. Visitarlo significa ritrovare le tappe che lo hanno portato ad essere il luogo dal carattere sfaccettato, e quindi unico, che è ora.

ALLA SCOPERTA DI GOVONE

Il parco, i giardini, il borgo e i sentieri

Govone è anche oltre le mie mura. È una comunità intera che si prende cura dei magnifici luoghi in cui vive. Vi invito quindi a scoprire tutto ciò che c’è intorno a me: il parco e i giardini, la serra, l’intimo roseto, il borgo e i sentieri outdoor, immersi nella natura, che potrete percorrere a piedi o in bici.

Il parco, abitato da scoiattoli, picchi, gazze, abbraccia il castello tutto intorno con le sue siepi di bosso, i faggi, gli olmi e i cipressi.

I giardini raccolgono e rilanciano la passione di Maria Cristina per la botanica e in particolare per le rose, sfoggiando diverse splendide varietà antiche

Il centro storico allunga la visita al di fuori delle mura del castello, mostrandovi l'autenticità di un paese che, continuando a vivere, conserva la sua memoria.

I sentieri vi conducono lungo i bordi della costellazione di cui il castello è protagonista, tra campi, vigneti e noccioleti, alla scoperta della terra.